In occasione della Trani Startup Pitch Competition del 15 giugno scorso, ho avuto l’occasione di intervistare uno che di progetti innovativi oramai se ne intende, poiché orientato ogni giorno alla costruzione di relazioni tali da creare realtà di successo. Sto parlando di Davide Neve, CEO di auLAB, una realtà locale, non solo una impresa, che si è distinta sul territorio pugliese per l’efficienza dei suoi servizi e l’efficacia dei suoi contenuti, soprattutto sulle nuove generazioni.
L’impresa
E’ dal 2014 che auLAB si è impegnata a realizzare percorsi formativi in classe e online. Il suo scopo è quello di promuovere tra i ragazzi la cultura d’impresa, l’utilizzo delle nuove tecnologie e la diffusione di competenze digitali. In questo modo i ragazzi possono diventare più consapevoli per affrontare il futuro mondo lavorativo.
In particolare, auLAB si occupa sia di:
- ’“Alternanza scuola-lavoro” (attraverso percorsi che vanno dallo sviluppo software alla stampa e modellazione 3D, al digital marketing, alla SEO e alla SEM).
- “A scuola di Startup”, una competizione nazionale in cui si sfidano i migliori progetti imprenditoriali ideati dai ragazzi precedentemente formati da auLAB.
- AuLAB ha poi sviluppato anche l’”HACK-ademy” per i più appassionati di sviluppo software che vogliono imparare a costruire piattaforme web con i framework più moderni.
Durante i corsi, le nozioni e le competenze vengono trasferiti attraverso il “learning by doing”, così che i contenuti appresi possano essere velocemente applicati.
Vincitori della prima maratona digitale “Digithon 2016” e di numerosi altri premi, auLAB si sta trasformando col tempo in un luogo di condivisione di innovazione e in un incubatore tecnologico d’eccellenza.
L’intervista
Da vincitori del Digithon ad impresa di successo: quali sono state le caratteristiche che vi hanno contraddistinto durante il vostro percorso e che vi hanno permesso di crescere?
“Durante il nostro percorso abbiamo puntato soprattutto sul capitale umano, e la cosa più bella è che tale forza sia diventata quella in grado di darci un iper ritorno non solo in termini di nuovi inserimenti nel nostro team, ma anche in riferimento alla creazione di spazi di co-working e al passaparola”
Il vostro ruolo è importante non solo nell’ambito universitario ma anche più generalmente scolastico: quali sono i vostri progetti futuri in tal senso?
“In futuro puntiamo all’espansione della nostra realtà sul mercato nazionale e internazionale sia attraverso le scuole per sviluppatori sia attraverso programmi online per la gestione dei corsi. Recentemente abbiamo chiuso un accordo con il Ministero per diffondere i nostri programmi scolastici all’interno di scuole e istituti.”
Vi confrontate ormai ogni giorno con ragazzi di ogni età: quali sono le qualità personali oltre che le competenze che si cercano nei ragazzi che vogliono oggi “fare impresa”?
“Quello che oggi permetterebbe ai ragazzi di fare impresa si riferisce a due dimensioni fondamentali, quello dell’“intrapresa” che vede coinvolte figure che siano capaci di trasferire il patrimonio di conoscenze alle nuove risorse e quello delle soft skills. In particolare è necessario che abbiamo, a livello personale, la giusta propensione al rischio e al fallimento.
Dalle parole di Davide si evincono la passione e la voglia di credere ancora nel potere delle relazioni, dei rapporti umani stretti con ragazzi che insieme possono sentirsi un po’ meno persi in un mondo che allarga sempre di più le proprie barriere, fisiche e tecnologiche. Ed è proprio la passione ad aver premiato e a premiare ancora realtà del genere, che guardano ai giovani come ad una risorsa su cui investire e non come target di mercato da poter meglio intrattenere.
Tutte le info su: https://aulab.it/